Un’altra poesia – piuttosto datata – da “Pensieri Notturni Disordinati“.
Il mio mondo
L’ho costruito piano piano,
giorno dopo giorno,
momento dopo momento,
sacrificio dopo sacrificio.
Un punto fermo,
qualche convinzione,
tanta passione,
tanto amore…
È stato quasi come ricreare,
in piccolo e senza pretese,
l’Eden biblico d’Adamo ed Eva.
Partendo da Eva.
È stato quasi come plasmare,
con la creatività dell’artista,
ogni singolo attimo
d’ogni singolo giorno.
Modellando, per quanto possibile,
la testa,
le idee,
l’esigenze.
Vivo in questo mio giardino
ormai da troppo tempo…
Ne attingo la vita,
che restituisco sotto altra forma…
Mangio, bevo,
dormo, lavoro,
mi muovo, viaggio.
penso, m’inquieto…
Tutto secondo un copione
che ho scritto quando t’ho conosciuta,
che seguo come un bravo attore
ch’è entrato nel suo personaggio.
Non fìngo, non recito…
Non ne ho bisogno.
Vivo questo mio mondo
come un bimbo può vivere un sogno.
Non vorrei mai svegliarmi un mattino
e scoprire che tutto è crollato,
distrutto, annientato,
senza più possibilità di ritorno…
Non vorrei perder la voglia
d’alzarmi dal letto
per viverti ancora,
per farti sentire il mio amore.
Non vorrei che tutto il mio film,
il mio Eden, il mio mondo
mi crollasse addosso
come una scenografia di cartapesta.
Non vorrei che venisse quel giorno,
nel quale perderei la vita mia stessa.
Non vorrei che oggi fosse quel giorno,
l’Apocalisse, la fine del mondo!
© Roberto Grenna – Riproduzione vietata