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Avvelenatrice Locusta: la prima serial killer della quale si abbia traccia. Cresciuta in Gallia, si trasferì ancora adolescente a Roma, dove aprì un emporio/bottega sul colle Palatino.
Nel 54, Agrippina le commissionò l’omicidio del marito, l’imperatore Claudio, al fine di consentire l’ascesa al trono del figlio Nerone.
Claudio, consumata una pietanza di funghi opportunamente trattati dalla donna, morì tra atroci dolori.
Nel 55 Locusta fu condannata a morte. Nerone, riconoscente per i servigi prestati dalla donna a sua madre, la salvò dall’esecuzione, di fatto eleggendola suo sicario personale.
L’Avvelenatrice uccise ancora, eliminando anche il giovane Britannico, figlio di Claudio e legittimo pretendente al trono.
Le cronache del tempo raccontano come, nel 68, sia stata proprio lei a fornire a Nerone il veleno con il quale egli si suicidò.
Galba, succeduto a Nerone, la condannò a una morte atroce e dolorosissima: condotta in catene per tutta Roma, fu giustiziata durante le Agonalia dedicate a Giano, dapprima violentata a morte da una giraffa e poi fatta a pezzi da vari animali feroci.

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Fonti:

Cassio Dione Cocceiano, Storia romana.
Dirk C. Gibson, Legends, Monsters, Or Serial Murderers?, Westport (Connecticut), Preager, 2012.
Gaio Svetonio Tranquillo, Vite dei Cesari.
Publio Cornelio Tacito, Annales.

L’incontro con i serial killer: “Le avvelenatrici di Roma”


https://www.tuacitymag.com/locusta-la-strega-di-nerone/

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