Ivan Milat nacque in Australia nel 1944 da padre immigrato dalla Croazia e madre australiana. Astemio e non fumatore, operaio addetto alla costruzione delle strade, aveva alcune passioni: le corse in moto, i fuoristrada, la caccia.
Fin da giovane, Milat mostrò un comportamento antisociale. I primi guai con la giustizia arrivarono all’età di 13 anni. A 17 fu rinchiuso in un centro di detenzione minorile per furto, a 19 fu coinvolto in una rapina. Nel 1964 fu condannato a 18 mesi per una “spaccata” e un mese dopo il rilascio fu arrestato mentre era alla guida di un’auto rubata, con una pena di 2 anni di lavori forzati. A 23 anni ebbe una condanna a 3 anni per furto, mentre nell’aprile del 1971 fu accusato del rapimento di due autostoppisti di diciotto anni e dello stupro di uno di loro. Fu anche coinvolto in una serie di rapine con alcuni dei suoi tredici fratelli. Fu arrestato nuovamente nel 1974, ma le accuse a suo carico caddero. Nel 1975 iniziò a lavorare come camionista. Incontrata una ragazza sedicenne, incinta di suo cugino, la sposò nel 1983, per divorziare nell’ottobre del 1989.
La storia del “killer dello zaino” (alcune fonti parlano dei “delitti dei saccopelisti”) viene alla luce nel 1992. Nel mese di settembre di quell’anno, infatti, vennero ritrovati nella Belanglo State Forest i resti di due turiste inglesi, Caroline Clarke, di ventuno anni, e Joanne Walters, di ventidue. Entrambe violentate, furono uccise con alcune pugnalate (la Clarke) e con una dozzina di proiettili alla testa (la Walters). Purtroppo, risultarono essere solamente le ultime di una lunga serie di vittime. Le autorità, infatti, decisero di battere le zone circostanti, riportando alla luce i cadaveri di altre persone, tutte accomunate dal fatto di essere state viste per l’ultima volta mentre facevano l’autostop: James Gibson e Deborah Everist, di diciannove anni, scomparsi in un tratto di strada tra Liverpool e Goulburn il 9 dicembre 1989; Simone Schmidl, di ventuno anni, tedesca, scomparsa nello stesso tratto di strada il 21 gennaio 1991; Gabor Neugebauer e Anja Habschied, ventuno e vent’anni, anche loro tedeschi, spariti il 26 dicembre 1991 da King’s Cross.
Dopo aver sviluppato un profilo dell’assassino, gli investigatori lavorarono sui registri dei veicoli immatricolati e transitanti nel Nuovo Galles del Sud, sulle iscrizioni alle palestre, sulle licenze delle armi e sui registri di polizia interni, riducendo inizialmente il numero degli indagati a poco più di duecento, quindi sfoltendo ancora per arrivare a trentadue. Anche il lavoro sui bossoli ritrovati in prossimità dei cadaveri e sui proiettili rinvenuti nei loro corpi consentì di iniziare a collegare i vari omicidi.
La svolta nelle indagini si ebbe il 13 novembre 1993, quando la polizia ricevette una telefonata da Paul Onions, dall’Inghilterra. L’uomo, avendo letto dei “delitti dei saccopelisti”, riferì la propria esperienza del 1990, quando si trovava per turismo sulla strada tra Liverpool e Mildura e, facendo l’autostop, fu caricato da un uomo che si era presentato come “Bill”. Dopo pochi chilometri, l’uomo fermò il proprio pick-up ai margini della Belanglo State Forest, estraendo una pistola e alcune corde con l’intento di rapinarlo. Onions fu rapidissimo e riesci a fuggire, trovando un passaggio da Joanne Berry e denunciando quanto accaduto alla polizia di Bowral. Il miracolato Paul fornì anche un identikit preciso del proprio assalitore, il che consentì di dirigere le indagini su Milat.
Arrestato il 22 maggio 1994, fu processato presso la Corte Suprema del Nuovo Galles del Sud, essendo condannato a sette ergastoli e diciotto anni di carcere. Il 9 agosto 2019 fu trasferito – a seguito di un carcinoma esofageo terminale – in un’unità di trattamento sicura situata presso l’ospedale Prince of Wales, dove è deceduto il 27 ottobre 2019.
Fonti:
M. Newton, Dizionario dei serial killer, Newton Compton Editori, Milano 2004.
https://en.wikipedia.org/wiki/Ivan_Milat
https://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Milat
http://www8.austlii.edu.au/cgi-bin/viewdoc/au/cases/nsw/NSWSC/1998/795.html
http://www.biography.com/people/ivan-milat-17169710
https://www.italiastarmagazine.it/criminal-files/ivan-milat-il-serial-killer-che-tormenta-laustralia-11323
https://www.news.com.au/national/nsw-act/news/serial-killer-ivan-milat-transferred-to-sydney-hospital-from-jail/news-story/aacc98d5c80e09ff74e064377939960b