Mi piacerebbe un mondo nel quale le persone si ponessero in ascolto prima di cominciare a parlare.
Mi piacerebbe un mondo nel quale il lavoro altrui fosse non dico riconosciuto, ma almeno rispettato.
Mi piacerebbe un mondo nel quale si comprendesse bene la linea di demarcazione tra i propri diritti e quelli altrui.
Mi piacerebbe un mondo nel quale la dietrologia non esistesse.
Mi piacerebbe un mondo nel quale le persone leggessero e comprendessero le regole d’ingaggio, prima di mettersi a protestare e a pontificare.
Mi piacerebbe un mondo nel quale la buona fede animasse le persone.
Mi piacerebbe un mondo nel quale l’educazione e il rispetto la facessero da padroni.
Mi piacerebbe un mondo nel quale chi vedesse un’altra persona in difficoltà, si fermasse per aiutarla.
Mi piacerebbe un mondo nel quale “l’altro” fosse lo specchio “dell’io”.
Mi piacerebbe un mondo nel quale insegnare ai miei figli a comportarsi correttamente non costituisse, per loro, un handicap.
Mi piacerebbe un mondo… un mondo che non esiste…