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Nancy Hazle (questo il nome all’anagrafe – Doss è il cognome dell’ultimo marito) nacque in Alabama come prima figlia di una famiglia che ne ebbe in tutto cinque.
All’età di sette anni, la piccola Nancy ebbe un brutto incidente mentre si trovava in treno, battendo la testa, con un trauma che la costrinse a convivere con terribili emicranie.
L’adolescenza della ragazza non fu semplice, poiché Hazle senior vietava loro abiti femminili e trucco, oltre alle amicizie con persone di sesso maschile.
Quando cominciò a lavorare, verso i sedici anni, conobbe Charley Braggs, un collega. Nel giro di cinque mesi si sposarono, andando ad abitare con la madre di Charley. Tra il 1923 e il 1927 nacquero i quattro figli della coppia e pare che il marito avesse cominciato a bere e ad avere altre donne, creando tensione all’interno del rapporto.
Subito dopo la nascita del loro quarto figlio, i due bambini di mezzo dei Braggs morirono per quello che i medici definirono “avvelenamento da cibo”. Charley sospettò che la moglie li avesse avvelenati, andandosene con la bambina più grande, Melvina, lasciando la piccola Florine e la madre, che morì dopo poco, con Nancy. A quel punto, rientrò alla base con la bambina e la sua nuova compagna, cacciando di casa la ex-moglie e le bambine e, di fatto, salvandosi la vita.
La Hazle recuperò su una rivista per cuori solitari il suo secondo marito, Frank Harrelson, altra persona aveva evidenti problemi di alcolismo che spesso e volentieri passava qualche notte al fresco per rissa. La vita di coppia dei due si protrasse per ben sedici anni, quando una sera Frank rientrò ubriaco dal bar, pretendendo di avere rapporti con la moglie. Il giorno dopo, una bottiglia di whisky al topicida lo aspettava. Tra il 1943 e il 1945, poi, la donna uccise i due figli di Melvina.
Fu poi il turno di un altro marito, anche questo alcolista: Arnie Lanning, che incontrò la propria bottiglia di whisky con il topicida dopo due anni e mezzo di matrimonio. Dopo la morte dell’uomo, vi fu un contenzioso per l’eredità che portò all’incendio della proprietà oggetto del contendere e all’avvelenamento della suocera.
Nancy si occupò, poi, della sorella Dovie, malata di cancro. Con l’arsenico.
La vedova trovò un altro marito: Richard L. Morton, che non era alcolizzato, ma fedifrago. Scoperto dalla moglie, non impiegò molto a raggiungere gli altri ex-mariti, insieme all’anziana madre della Hazle, che si trsferì da lei per non restare sola.
Quinto marito: Samuel Doss, un “uomo casa e chiesa” che si stava prendendo cura dei nove figli dopo la morte della moglie. Vita troppo noiosa: un paio di mesi dopo il matrimonio, morì a causa di forti dolori addominali, che insospettirono i medici. Ordinata l’autopsia, fu rinvenuto nel corpo dell’uomo un’enorme quantità di arsenico.
Nannie fu interrogata dagli inquirenti e cominciò a raccontare trent’anni di omicidi, che le procurarono una condanna all’ergastolo, con il rischio della sedia elettrica, morendo in carcere a seguito di una leucemia il 2 giugno 1965.

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Fonti:

M. Newton, Dizionario dei serial killer, Newton Compton Editori, Milano 2004.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nannie_Doss
https://www.thoughtco.com/serial-killer-nannie-doss-973101

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