Un altro componimento dalla nuova raccolta. Graditi, come sempre, i commenti.
Temporale
Nubi nere all’orizzonte
Vento forte
Cielo scuro
Tuoni e lampi
Poi le prime gocce
Pesanti
Fredde
Incuranti e indifferenti
E poi sempre più acqua
Sempre più vento
Sempre più freddo
Mentre cerchi un riparo
Ma riparo non c’è
Nessun ombrello
Nessuna tettoia
Nessun albero dalle larghe fronde
Riparo non c’è
Perché non hai previsto
Che il tempo sarebbe cambiato
Che il buio sarebbe arrivato
Non hai previsto
Cieco o forse stolto
Perché non hai saputo guardare
Non hai saputo ascoltare
Non hai saputo leggere
I segni del tempo che cambiava
Gli avvertimenti mandati dal cielo
Sotto al quale camminavi fiducioso
Non hai saputo comprendere
Che non tutto è come lo vedi
Che la fede nel cielo
Non sempre è ben riposta
Non hai saputo proteggerti
Dalle gocce che picchiano forte
Sulla pelle
Nel cuore e nell’anima
Non hai potuto prevedere
Un cambio per i vestiti fradici
Che pesano come piombo
E che ti fanno sentire stupido
Non hai saputo e non sai
Come tu ti sia ritrovato
In quella situazione
Sotto quell’acquazzone
Acqua che cade
Sulla testa
Nella testa
Nel tuo io più profondo
Acqua che scava
Un solco insuperabile
Tra il prima e il dopo
Tra il vecchio e il nuovo te
Acqua che lava
La sporcizia di un cammino
Reso difficile dalla tua buona fede
Reso infruttuoso dall’altrui egoismo
Acqua che pulisce
Che svela
Che libera
I pensieri più nascosti
Acqua che innaffia
Semi che non conoscevi
Che non sapevi
D’avere con te
Acqua che purifica
E che dopo un po’
Da fredda che era
Diventa quasi bollente
Un temporale
Una pioggia
Acqua
Un solco
Un nuovo modo di vedere
Te stesso
Il tuo essere
Il tuo mondo
E dopo il temporale
Torna sempre il sereno
E il tuo essere fradicio
È la miglior cosa che potesse accadere
© Roberto Grenna – Riproduzione vietata