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Un altro componimento dalla nuova raccolta. Graditi, come sempre, i commenti.

Camaleonti

Ti guardano dal basso
Con l’occhio che ruota
E il capo inclinato
Come per metterti a fuoco

Ti guardano dall’alto
Appesi al loro ramo
Allungando la testa
Per vederti meglio

Ti guardano
Ma non amano essere visti
Ti guardano
Ma si celano ai tuoi occhi

Vogliono vedere te
Il tuo mondo
Le tue bellezze
Le tue debolezze

Vogliono scrutarti nel profondo
Vedere di che pasta sei fatto
Squadrarti nel tuo essere te stesso
Ma senza per questo mostrarsi ai tuoi occhi

Sono verdi sulla foglia
Marroni sulla corteccia
Grigi sulla roccia
E perdi il conto dei loro colori

Prendono il colore dell’ambiente circostante
Proprio come certi individui
Prendono le sembianze dell’amico fidato
Dell’appoggio nel momento più difficile

Gli uni cambiano colore
Gli altri cambiano faccia
Gli uni sono solo curiosi
Gli altri semplicemente morbosi

Camaleonti camminano lenti
Sui rami di una grande pianta
Su un muretto di mattoni e cemento
Sul davanzale di una finestra

Scrutano
Guardano
Muovono gli occhi disgiuntamente
Ma in fondo vogliono solo capire chi sei

Camaleonti umani e maschere di carnevale
Camminano in mezzo alla gente
Siedono al tuo fianco
Ti invitano a fidarsi

Scrutano
Guardano
Muovono tutto ciò che sanno e possono
Ma in fondo vogliono solo capire chi sono

© Roberto Grenna – Riproduzione vietata

2 Replies to “Camaleonti”

  1. Hai delineato perfettamente la figura del camaleonte… dalle sembianze umane. Non guarda mai dritto negli occhi, forse ha paura dello sguardo sincero. Grazie, bellissimo scritto.

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