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Altra poesia della raccolta “Pensieri Notturni Disordinati“.

Sono stanco

Sono stanco di dover essere
ciò che gli altri si aspettano che io sia.
Di fare ciò che, agli occhi di tutti,
è giusto che io faccia.

Sono stanco di dover vivere
ogni giornata come una pugna,
una dura battaglia
senza mai tregua o riposo.

Sono stanco di guardarmi allo specchio
e dirmi “Non puoi continuare così”,
abbassando poi subito lo sguardo
per non incrociare con gli occhi i miei occhi.

Sono stanco del mondo, del lavoro,
della sorte, delle guerre, della gente…
Sono stanco di chi urla, di chi fugge,
di chi resta, di chi si pente…

Sono stanco di andare sempre, comunque,
di corsa, qualsiasi sia il traguardo…
Sono stanco di avere sempre meno forza
per rincorrere i miei obiettivi…

Sono stanco del caldo, del freddo,
del sole, della notte…
Sono stanco del cielo, delle stelle,
della vita e della morte…

Sono stanco di dover guardare indietro,
per vedere ciò che ho perduto.
Di scrutare al domani.
per vedere ciò che perderò…

Sono stanco di reprimere dentro di me
la voce grossa che ogni tanto vorrei fare,
di porgere sempre l’altra guancia,
di sopportare…

Sono stanco,
deluso,
abbacchiato,
irritato…

Sono stanco, già…
Ma di cosa, poi?
Si può essere stanchi di tutto
o si è solo, semplicemente, stanchi di se stessi?

© Roberto Grenna – Riproduzione vietata

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