Altra poesia da “Pensieri Notturni Disordinati“.
Istanti
Durano sempre troppo poco.
Felici.
Spensierati.
Sereni.
Attimi di vita nei quali,
per misteri più grandi di noi,
tutto il brullo si colora
di tinte primaverili.
Momenti di destino
che ci lasciano in bocca,
anche se per poco,
il dolce sapore della pace col mondo.
Istanti.
Istanti risplendenti come stelle cadenti.
Istanti morenti.
Come stelle cadenti.
Durano sempre troppo.
Duri.
Pesanti.
Dolorosi.
Attimi di vita nei quali,
perché così è scritto in qualche Grande Libro,
ogni cosa bella
avvizzisce e muore.
Momenti di destino
che ci riempiono, sempre,
con l’amaro gusto
della solita vita.
Istanti.
Istanti bui come la morte.
Istanti ben vivi.
Come la morte.
Si vivono entrambi,
i belli ed i brutti.
Li accogliamo in noi
con medesima dignità.
Ma allora perché,
mi domando,
ricordo sempre e solo
istanti bui?
Ma allora perché,
mi chiedo,
non riesco a nutrirmi
d’istanti colorati?
Forse perché, in fondo,
il bello è come un’abbronzatura,
che ad ottobre
sparisce senza tracce…
Forse perché, in verità,
il brutto è come una ferita,
che sebbene guarita,
lascia ben visibile la sua cicatrice.
© Roberto Grenna – Riproduzione vietata