Un altro componimento dalla nuova raccolta. Graditi, come sempre, i commenti.
Spesso
Spesso giro gli occhi
Guardando ciò che intorno
Avvolge me e il mio io
Non sempre in modo innocuo
Spesso la mia mente
Si lancia in lunghe corse
Che parton da chi sono
Arrivando a chissà chi
Spesso il mio risveglio
Non è quello che all’alba
Mi porta a viver ruoli
Che sono i più diversi
Spesso il mio pensiero
Prescinde dal reale
Mi porta in una vita
Dalla quale poi mi devo svegliare
Spesso ciò che amo
Non risponde al mio amore
Non rispetta ciò che sono
Né ciò che all’altro dono
Spesso sembra quasi
Che in questa dimensione
Non abbia più uno scopo
Non sia d’utilità
Spesso è una parola
Che vuol dire anche altro
Che indica qualcosa
Di greve e non sottile
Spesso io mi sento
Spesso per la vita
Spesso per l’amore
Spesso anche di cuore
Spesso vorrei solo
Che chi mi sta di fronte
M’ascoltasse tanto quanto
Ascolto io l’altro
Spesso il mondo intorno
Mi sembra una gran giostra
Con destrieri bianchi e puri
Dagli occhi rosso sangue e dal ghigno inquietante
Spesso guardo dentro
A quella che credo somigli
A ciò che altri chiamano anima
E io non so che sia
Spesso cerco fuori
Qualcosa che sia anche
Soltanto da lontano
Vicina a ciò che sono
Spesso sento forte
Salire dal di dentro
La voglia di dir «Basta!»
Rispetto a tutto questo
Spesso neanche il sonno
Funge da interruttore
Rispetto al gran fastidio
Che provo con dolore
Spesso quel che sono
Non è ciò che il mio mondo
Si aspetta che io sia
E subito me n’accorgo
Spesso, son sincero
Provo solo repulsione
Per ciò che troppo spesso
Mi vuole attore e non autore
© Roberto Grenna – Riproduzione vietata