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Approfitto del gentile commento lasciato ieri da Patrizia (questo il nome che mi appare) per evidenziare alcuni punti che – mi rendo conto – nel post di ieri potevano risultare quanto meno criptici. Riporto il commento, così da non costringere chi leggesse questo nuovo post a tornare su quello di ieri:

Sicuramente il lavoro di un dirigente non è facile, ma anche le aspettative che ognuno porta nel frequentare un istituto scolastico sono importanti.
Alle volte le scelte fatte non sono sempre condivisibili.
Ascoltare più punti di vista, accogliere anche altre proposte, può arricchire e non svilire il lavoro fatto.
In fondo prospettive diverse aiutano a guardare da diverse angolazioni uno stesso problema.

Innanzi tutto, un «Grazie!», perché il blog, per me, è un modo per confrontarmi e non per pontificare. Per entrare nel dettaglio, mi permetto di condividere un messaggio che ho pubblicato oggi sul sito della Scuola che dirigo, che spiega in maniera analitica come abbiamo lavorato in questi mesi: https://www.saluzzo-plana.edu.it/pvw/app/ALII0005/pvw_sito.php?sede_codice=ALII0005&page=2715040.

Nel prendere decisioni, da quando svolgo questo lavoro, ho sempre dato ascolto a tutti gli attori coinvolti – magari non parlando direttamente con le persone interessate, ma comunque ricevendone le istanze – proprio perché convinto che “Ascoltare più punti di vista, accogliere anche altre proposte, può arricchire e non svilire il lavoro fatto.

Propongo, come è chiaro che sia, la mia visione/versione/soluzione, ma sono sempre aperto a qualsiasi tipo di suggerimento possa aiutarmi a lavorare al meglio (e per “al meglio”, non mi riferisco alla mia persona, ma all’utenza e ai dipendenti della Scuola). Ovviamente, però, nell’ascoltare le altre persone ho l’obbligo di lavorare seguendo normative e indicazioni che arrivano dall’alto e che sono VINCOLANTI per lo sviluppo delle attività legate alla Scuola. Cosa significa VINCOLANTI? Che non posso e non devo attuare deroghe. Che se in un’aula stanno 25 Discenti per le misure anti-Covid, non posso farcene stare 30, ma nemmeno 26. Per la sicurezza di tutti! Discenti, Docenti, ma anche per chi è a casa e riaccoglie quotidianamente queste persone.

Purtroppo, anche per evitare conseguenze penali, in questa specifica occasione non posso e non devo derogare a una situazione che almeno sulla carta – e tanta ne è stata scritta – dovrebbe garantire la sicurezza di tutti. Non è egoismo, non è egocentrismo: è un modo di operare rispettoso delle leggi, delle norma, ma soprattutto della salute e della sicurezza dell’altra persona. E non è detto che le soluzioni trovate mi debbano per forza piacere. Ma sono soluzioni e tanto deve bastarmi.

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